Alba sull'Atlantico (Puerto Madryn, Argentina)

lunedì 27 dicembre 2010

Tutto e’ in equilibrio – Mancora (Peru)

La playa piu’bella del Peru. Posto in cui potersi fermare per un bel po’! Alloggio + cibo con un mare meraviglioso a soli 10/15$ al giorno. Ecco la nostra giornata tipo: svegliati dalle onde dell’oceano che si infrangono sulla spiaggia, siamo in un bungalow dell’hospedaje Guacamayo a soli 100mt dal mare (per soli 6euro a notte). Ci aspetta una colazione meravigliosa preparata Martin e Silvia (proprietari dell’hospedaje) a base di uova, pane e marmellata, caffe, latte e fette biscottate. Prima di andare in spiaggia decidiamo di camminare fino al mercato per comprare frutta e pesce che mangeremo rispettivamente a pranzo e cena; si sa, al mercato e’ bene andare di buon mattino. La cosa mi esalta, mi piace girare tra casse di frutta e verdura dai mille colori provando ad immaginare il sapore di cibi che ancora non conosco. Melone e mango per il frullato di pranzo (ieri e’ stato il turno di fragole e banane, l’altro ieri di ananas e banane). Assaggiamo il mango per la prima volta, di una dolcezza incredibile, qui costa solo 50cent di euro al kg, per non parlare dei 50cent per 1 melone o di 1euro per un anans da 3kg. Per la cena prendiamo il pesce, prepareremo il ceviche; nulla di piu’ che filetti di pesce marinato nel lime condito con coriandolo, pimenta e cipolla... il tutto accompagnato da camote e mais. 1kg di pesce pescato la notte prima nell’oceano 2euro. Portiamo a casa la spesa e andiamo in spiaggia. Oggi l’oceano e’ particolarmente blu e le onde che si infrangono sulla spiaggia tuonano lungo tutto il bagnasciuga che si estende a perdita d’occhio.  Per fortuna c’e’ sempre una leggera brezza che allevia la pressione dei raggi solari, qui davvero molto forti (siamo quasi all’equatore) e spinge l’odore del mare nelle narici come se non fosse sufficiente il nostro desiderio di annusarlo. E’ davvero meraviglioso quando in una spiaggia cosi’ ti rendi conto che le persone si possono contare sulle dite di una sola mano... Ad ogni modo non siamo cosi’ soli, la spiaggia e’ viva, il bagnasciuga e’ pieno di granchi che ad ogni ritirarsi delle acque escono a setacciare l’arena in cerca di novita’ portate da mare. Sono le 14.00, percorriamo i 100mt che ci separano dal bungalow, prepariamo l’esotico frullato e ci mettiamo a fare piani, cartina alla mano, sul prossimo ingresso in ecuador e colombia. Torniamo a mare, il pomeriggio c’e’ sempre piu’ vento, motivo per cui si inizia a vedere gente che prepara i kite surf. Il colore blu del mare della mattina e’ diventato argenteo, ci sono un po’ di nuvole e il sole inizia la sua discesa sulla linea dell’orizzonte. Saliamo a comprare un po’ di pane appena fatto (qui lo fanno il pomeriggio), torniamo al bungalow e siamo pronti per preparare il ceviche (si scoprira’ che abbiamo esagerato con il lime e il pesce era troppo aspro ;-D).
Tutto e’ talmente in equilibrio: gli elementi della natura, le forme di vita che interagiscono con essa, tutto e’ cosi’ perfetto perche’ e’ ovviamente naturale. Mi viene da pensare alla nostra societa’, a noi che viviamo costantemente alla ricerca di un equilibrio senza mai riuscire a trovarlo. La vita che facciamo, per il modo in cui la facciamo, non e’ naturale, pertanto non sara’ mai in equilibrio. La natura e’ in equilibrio, tende naturalmente ad esso, la societa’ degli uomini no! E’ artificiale, pertanto squilibrata, molte persone non vivono in base a come sono realmente, secondo la propria natura, secondo la propria identita’, bensi’ vivono in base all’idea che gli altri hanno di loro, vivono in funzione del prestigio, del riconoscimento e del potere che la societa’ attribuisce alle proprie azioni. Barattano una vita secondo natura con finte pacche sulle spalle e grandi respiri di consensi, finiscono con il collezionare certificati, lodi e approvazioni fino a quando si dimenticano del tutto che da bambini avevano un sogno, un talento, una identita’. Capitera’ che di tanto in tanto un mal di stomaco gli ricordera’ che la vita che stanno conducendo non e’ naturale, non e’ la loro vita ma quella di qualcun altro, o meglio quella che qualcun altro vuole per lui... si perche’ persino il corpo cerca di ribellarsi ad un destino innaturale che fatica a digerire. A quel punto non sara’ difficile mettere a tacere quella voce, quel mal di stomaco comprando una TV nuova, una vacanza o un nuovo sport alla moda, provando a voi stessi che quella vita e’ giusta per voi perche’ vi permette di vivere meglio di altri che non possono permettersi una TV nuova. Quando arriverete a questo punto avrete gia’ perso la bussola, starete pensando che la vostra innaturale, falsa e disequilibrata vita sia naturale perche’ il 100% delle persone che vi circondano fa esattamente come voi. A quel punto non scoraggiate, non e’ mai troppo tardi per mettere in discussione uno schema, aprite gli occhi e iniziate a vivere la vostra vera vita secondo la vostra natura e la vostra identita’, noi ci stiamo provando... iniziate mettendo in discussione un po' di cose che nel quotidiano date per scontate!

sabato 18 dicembre 2010

FILOSOFIA OCCIDENTAL versus COSMOVISION ANDINA


FILOSOFIA OCCIDENTAL
-Conception y actitudes antropocentricas que controlan el entorno ecologico y dominan la naturaleza
-Medicion y conocimiento del cosmos como un conjunto ordenador, estatico y continuo
-Suposicion de lo que los objetos se encuentran siendo lo que son y estando en el mundo
-Nocion discreta de las cosas y supuestos de divisibilidad cognoscitiva
-La razón y la ilustración como causa del desencantamiento del mundo
-Preeminencia del valor dogmatico de la teología, la ciencia y la ontología
-Metafisica monista y pretensión excluyente de la verdad
-Validez incuestionable de la logica formal y de sus principios de la identidad, tercero excluido, no contradicción y razón suficiente
-Recurrencia del “modelo de la visión” con el imperativo de objectividad y neutralidad
-Representacion euclidiana del espacio, medición y calculo del mismo según paradigma de la mathesis
-Concepcion sucesiva, lineal y teleológica del tiempo, la historia y la política
-La acción política como realización consciente de programas de construcción del futuro
-Filosofia, ética y modelo de sociedad con base en el individualismo posesivo
-Paradigma de homo faber

COSMOVISION ANDINA
-Sentimiento de carácter cosmocentrico que somete al hombre a un orden cósmico expresado en la naturaleza y la sociedad
-Creencia en flujo dinamico de la realidad: metáfora telúrica y seminal del rio
-Asuncion de la interdipendencia organica del mundo: visión holística y hipotesis Gaia
-Certidumbre de que las cosas del mundo físico tienen vida y animo propio
-La vida exixtencial e intensamente expresada y renovada en el misterio del rito
-Experiencia liminal de los sagrado: embriaguez festiva, lúdica, espiritualista y animista
-Relativismo religioso: legitimidad dispersa de toda vivencia
-Logica trivalente, tercero incluido, desvaloracion gramatologica, obsecuencia, conflicto, oportunismo, traición y contradicción
-Inteligencia emotional que siente y restaura la reciprocidad, el equilibrio, la alternancia, la inversión y la complementariedad
-Creencia en la manifestación intensa de las deidades en espacios de concentración de fuerzas de lo sagrado
-Concepcion del tempo cíclico e infinito; la historia como inversion de dominio
-La politica como servicio rotativo alternado y como invariable relacion de disimetría
-Valoracion de la reciprocidad y la ayuda mutua y la vida social
-Silencio metafísico del hombre que calla

RELIGION CRISTIANA
-Religion monoteísta que asume la creation del mundo ex nihilo
-Conocimiento sistematizado por la tradicion teologica de Occidente
-Presenta la divinidad como el absoluto
-Concepcion teocéntrica y dogmatica
-Discurso sistematico que expresa la verdad necesaria, universal y eterna del verbo
-Verdad rivelada al pueblo elegido por Dios
-Contenido sintetico de la razón y de la fe
-Cultura del libro basada en la revelación y la verbalización
-Filosofia que establece el telos de la historia con contenido salvífico
-Paradigma soteriológico con base en una antropología del pecado
-Personificacion del mal que escinde los espacios de salvación y condena eterna
-El sacrificio es el gesto ritual central en actos que reactivan la redención
-Religion eurocentrica útil para justificar los propósitos de conquista y colonizacion

COSMOVISION ANDINA
-Concepcion animista y politeísta que cree en la regeneración infinita del universo
-Saberes tradicionales que fortalecen las identidades étnicas y las relaciones locales
-Contenido simbolico que actualiza y recompose la vida gracias a los ritos y ofrendas
-Vivencia cíclica plasmada en comunidad
-Solidaridad social fortalecida gracias a  la recreación de las tradiciones
-Religion de embriaguez festiva y sagrada
-Contenido simbolico y mitico que invitan al afecto y estimula el sentimiento
-Cultura de la oralidad y la percepción con relatos dispersos, confusos y fantásticos
-Sentimiento cosmocentrico que acepta las diferencias culturales
-Contenido naturalista que subordina al hombre a un equilibrio cósmico
-Creencia en la ubicuidad de las deidades, en la ambigüedad de sus entornos y sus rasgos beneficos y maligno
-La reciprocidad con el mundo sobrenatural es el gesto ritual ineludible
-Creencia comunitarias compartidas de modo previsto u ocasional

venerdì 12 novembre 2010

Ritroviamo la connessione con la Madre terra


Siamo testimoni della creazione, dell’eternita’, della vita, del segreto della creazione e del creato stesso ma noi non lo vediamo.  L’uomo e’ talmente cieco, egoista ed egoriferito che pensa di essere l’unico ad avere il privilegio di vivere, respirare, muoversi e crescere su questo pianeta. Pensa che il contesto in cui si muove (la natura, il mare, le montagne, la terra stessa) siano solo da sfondo, siano un palcoscenico piu’ o meno bello ma passivo.
Guarda il cerro Fitz Roy, le Torri del Paine, la terra com’e’ oggi, si sono formati milioni di anni fa e continuano a crescere, a cambiare; solo lo fanno in un concetto di tempo diverso dal nostro. Il Fitz Roy ha iniziato a formarsi 65 milioni di anni fa assieme alla cordillera delle ande e ha raggiunto la forma che ha oggi solo 6 milioni di anni fa, chissa’ come sara’ tra 2-3 milioni di anni. La Terra vive con grandezze temporali troppo grandi perche’ la nostra mente le possa percepire, capire.  La crescita di un essere umano si nota di anno in anno, quella della terra di milioni di anni in milioni di anni, e se pensiamo che la specie umana e’ nata solo 120-150 mila anni fa, ma che vive riunita in societa’ da soli 12mila anni, questo ci puo’ far intuire i diversi assi temporali su cui si muove la vita uomo-terra.
La natura, la terra che vediamo oggi, e’ viva, e’ energia, e’ il creato e la creazione stessa. Noi esseri umani, non siamo altro che spettatori di 1 secondo di quella vita e per questo non possiamo coglierne lo sviluppo, il divenire, l’evoluzione. Tutto cio’ che ci circonda e’ vivo, e’ energia, e noi entriamo in contatto con quei campi di energia, e’ naturale e inevitabile, e’ la vita meravigliosa che ci circonda.
L’uomo moderno ha perso la connessione con la Terra (la Pachamama), con i suoi campi di energia. Molte delle persone che conosco non fanno piu’ caso alla dimensione in cui vivono. Si circondano solo di altre persone e cose da fare in modo da non avere piu’ il tempo per pensare. Molte delle persone che conosco hanno paura di “fermarsi” perche’ la mente inizia a fare domande scomode come “perche’ nonostante abbia una vita agiata e gradevole non sono felice?” o “ perche’ sembra che cio’ che ho non mi basti mai?”... avete una vita intensa e piena ma del tutto sterile! Qual e’ il vostro progetto di vita?, la vostra missione, il senso della vostra vita lo conoscete? Se si, quello che state facendo oggi vi permette davvero di realizzare, di attuare la vostra missione?
Ci siamo circondati di tante cose sterili e inanimate, ci siamo circondati di persone che per loro natura cercano di sopraffarci rubando la nostra energia senza darci nulla in cambio. Quante volte vi e’ capitato di trovarvi a parlare con persone, amici, conoscenti e rendervi conto che non vi stanno ascoltando davvero, non vedono l’ora che voi finiate cio’ che state dicendo per poter inizare loro con un “Io, a me invece...” il loro EGO muore dalla voglia di entrare in scena e iniziare a gonfiarsi. Questa e’ la “lotta per il potere” e in questo modo ci si ruba l’energia. Dove va l’attenzione, l’energia scorre; quando qualcuno ci obbliga a concedergli la nostra attenzione, verso di lui scorre la nostra energia. Dove va l’attenzione, l’energia scorre; quando dedichiamo tutta la nostra attenzione ad un lavoro, ad uno studio, e’ verso quella direzione che scorre tutta la nostra energia, per questo una volta terminato ci sentiamo “privi di energia”, abbiamo dedicato la nostra energia consapevolmente a qualcosa. Nella lotta per il potere, l’energia ci viene rubata e la rubiamo a nostra volta spesso in modo inconsapevole. Prendiamone atto.
Quindi, ci siamo circondati di cose inutili e “ladri di energia” avendo dimenticato l’unica fonte naturale di energia, l’unico campo energetico puro e senza doppi fini con cui scambiare energia: La TERRA. Molte persone che conosco amano circondarsi di cose inutili e ladri di energia perche’ in quel contesto si sentono al sicuro, pensano che quello sia il mondo, sia vivere, ma non hanno fatto altro che adeguarsi, ritaglairsi un posto in quel circolo vizioso, in realta’ vivono in una dimensione onirica, vivono allo specchio. Hanno la pancia piena ma continuano ad essere infelici, tristi, insoddisfatti, poiche’ quel cibo non gli da nessun nutrimento.  Sono quelli che non vedono l’ora arrivi il fine settimana per dare un senso alla vita che stanno vivendo, ecco che salgono sul primo volo per Madrid, Londra etc., si dedicano a compre in costosi negozi alla moda etc. Hanno semplicemente bisogno di nuove energie, ma quello che fanno e’ “compensare”. Poiche’ tutto tende naturalmente all’equilibrio, hanno bisogno di riequilibrare i 5gg di lavori inutili che hanno fatto durante la settimana con un week-end di follie in cui spendono molti dei soldi che hanno guadagnato, hanno bisogno di “comprarsi nuova energia”.
E’ un circolo vizioso, abbiamo bisogno di spendere tutti quei soldi per comprare energia nuova, ma abbiamo bisogno di comprare energia nuova perche’ ci siamo circondati da cose inutili e ladri di energia. Abbiamo bisogno di comprare energia nuova perche’ con il lavoro che facciamo non siamo in grado di autogenerarla e non riusciamo ad autogenerarla perche’ le energie che investiamo non ci danno nessun ritorno, le investiamo in cose “sterili”! le investiamo in cose che non sono di nessuna utilita’ per l’umanita’, per la terra, per l’energia, per il risveglio.
Penso a molte delle persone che conosco, “che cosa date con il vostro lavoro all’umanita’, alla vita, alla vostra vita?” se date qualcosa di fertile riceverete qualcosa di fertile ed ecco che non avrete piu’ bisogno di tutti i soldi che guadagnate poiche’ non avrete piu’ bisogno di comprarvi l’equilibrio che avete perso.
Purtroppo molti non si accorgono di tutto questo; da un lato hanno paura di accorgersene, dall’altro la societa’ ha creato e continua a creare lavori inutili, cose inutili e ladri di energia, in modo da alimentare nel fine settimana il “mercato dell’energia”, in modo che noi possiamo spendere il nostro denaro e comprarci l’energia che abbiamo perso per riequilibrarci...iniziando cosi’ una nuova settimana e ripetendo il film all’infinito. La societa’ pero’ e’ fatta da noi uomini e donne e per fortuna molti iniziano a “svegliarsi”, io dico aprite gli occhi e riflettete su tutto questo. Iniziate a riavvicinarvi alla Terra, alla natura e ascoltate cosa ha da dirvi. Scambiate energia con con la Pachamama (la madre terra) e ritrovate la connessione per non abbandonarla piu’.

martedì 9 novembre 2010

Charlie Chaplin - Discorso finale da "Il grande dittatore"

Gracias a Teresa y Armando que han compartido con nosotros esta pelicula de Chaplin, mensaje para la humanidad.

Mi dispiace, ma io non voglio fare l'Imperatore, non è il mio mestiere. Non voglio governare, né conquistare nessuno. Vorrei aiutare tutti se possibile: ebrei, ariani, neri o bianchi.

Noi tutti vogliamo aiutarci vicendevolmente. Gli esseri umani sono fatti così. Vogliamo vivere della reciproca felicità, ma non della reciproca infelicità. Non vogliamo odiarci e disprezzarci l'un l'altro. In questo mondo c'è posto per tutti, la natura è ricca ed è sufficiente per tutti noi. La vita può essere felice e magnifica, ma noi l'abbiamo dimenticato. L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha chiuso il mondo dietro una barricata di odio, ci ha fatto marciare, col passo dell'oca, verso l'infelicità e lo spargimento di sangue.
Abbiamo aumentato la velocità, ma ci siamo chiusi in noi stessi. Le macchine che danno l'abbondanza ci hanno dato povertà, la scienza ci ha trasformato in cinici, l'abilità ci ha resi duri e spietati. Pensiamo troppo e sentiamo troppo poco. Più che di macchine abbiamo bisogno di umanità. Più che d'intelligenza abbiamo bisogno di dolcezza e di bontà. Senza queste doti la vita sarà violenta e tutto andrà perduto.

L'aviazione e la radio hanno ravvicinato le genti: la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà dell'uomo, reclama la fratellanza universale, l'unione dell'umanità. La mia voce raggiunge milioni di persone in ogni parte del mondo, milioni di uomini, donne e bambini disperati, vittime di un sistema che costringe l'uomo a torturare e imprigionare gente innocente.

A quanti possono udirmi io dico: non disperate. L'infelicità che ci ha colpito non è che un effetto dell'ingordigia umana: l'amarezza di coloro che temono le vie del progresso umano. L'odio degli uomini passerà, i dittatori moriranno e il potere che hanno strappato al mondo ritornerà al popolo. Qualunque mezzo usino, la libertà non può essere soppressa.
Soldati! Non consegnatevi a questi bruti che vi disprezzano, che vi riducono in schiavitù, che irreggimentano la vostra vita, vi dicono quello che dovete fare, quello che dovete pensare e sentire! Non vi consegnate a questa gente senz'anima, uomini-macchina, con una macchina al posto del cervello e una macchina al posto del cuore!

Voi non siete delle macchine! Siete degli uomini! Con in cuore l'amore per l'umanità! Non odiate! Sono quelli che non hanno l'amore per gli altri che lo fanno.
Soldati! Non combattete per la schiavitù! Battetevi per la libertà! Nel diciassettesimo capitolo di san Luca sta scritto che il regno di Dio è nel cuore degli uomini.
Non di un solo uomo, non di un gruppo di uomini, ma di tutti voi. Voi, il popolo, avete il potere di creare le macchine, di creare la felicità, voi avete la forza di fare che la vita sia una splendida avventura. Quindi in nome della democrazia, usiamo questa forza, uniamoci tutti e combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore, che dia agli uomini la possibilità di lavorare, ai giovani un futuro, ai vecchi la sicurezza.

Promettendo queste cose i bruti sono saliti al potere. Mentivano: non hanno mantenuto quella promessa e mai lo faranno. I dittatori forse sono liberi perché rendono schiavo il popolo, allora combattiamo per quelle promesse, combattiamo per liberare il mondo eliminando confini e barriere, l'avidità, l'odio e l'intolleranza, combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere.
Soldati uniamoci in nome della democrazia!

Hannah, puoi sentirmi? Dovunque tu sia abbi fiducia, guarda il cielo.

Hannah! le nuvole si disperdono, comincia a splendere il sole. Poi usciremo dall'oscurità verso la luce, vivremo in un mondo nuovo, in cui gli uomini si solleveranno al di sopra della loro avidità, del loro odio e della loro brutalità..
Guarda il cielo, Hannah! L'animo umano troverà le sue ali e finalmente comincerà a volare sull'arcobaleno.
Guarda il cielo, Hannah! Guarda il cielo!

UNA VITA SOTTO TERRA - Cerro Rico, Potosi, Bolivia (novembre 2010)


Immaginereste mai di poter vivere intere giornate senza vedere la luce del sole, respirando polveri tossiche, facendo un solo pasto al giorno, passando da 40gradi a zero in pochi minuti e infilandovi in cunicoli strettisimi a centinaia di metri sotto terra con un intera montagna bucata come un groviera sulla testa?
A Potosi, da generazioni, il lavoro del minatore e' il principale impiego e viene tramandato da padre in figlio come fosse un'arte.
Un minatore e' un vero imprenditore di se stesso, paga una concessione annuale ad una cooperativa per l'utilizzo della miniera e tutto cio' che trova e' suo ad eccezione di un altro 15% che lascia ogni mese a quest'ultima.
I minatori si dividono in 2 categorie: chi trova la vena di minerali, fa fortuna e di conseguenza oltre a comprarsi casa e macchina riesce a migliorare i propri standard lavorativi (banalmente riesce a far arrivare dei tubi di ossigeno nella zona del suo scavo o utilizza strumenti moderni per l'estrazione del minerale) e chi invece non fa fortuna e continua a vivere di stenti e a lavorare con metodi che risalgono al 1600. Le 2 categorie hanno in comune il medesimo destino: vivere non oltre i 50\55 anni.
Siamo scesi nella miniera attiva del Cerro Rico accompagnati da ex minatori (ex solo perche' colpiti da incidenti gravi che sebbene gli abbiano risparmiato la vita, non gli permettono piu' di continuare il proprio lavoro) per toccare con mano l'arte, le difficolta' e la devozione di chi scende a lavorare sotto terra.
Proprio come fa un minatore ogni mattina, ci siamo fermati a comprare un candelotto di dinamite per 20bolivianos (circa 3$) e fatto scorta di foglie di coca (i minatori ne masticano fino a 300 al giorno, circa 25 volte in piu' di quanto siano soliti fare i Boliviani, per non sentire fame, sete, sonno, fatica).
Abbiamo assistito alla loro preparazione: prima di scendere sotto terra trascorrono alcune decine di minuti in totale silenzio pensando solo a cio' che dovranno fare una volta nella minera, una sorta di ritiro mentale e spirituale.
Gia' a pochi metri dall'entrata siamo stati assaliti da polveri che rendevano quasi impossibile la respirazione, abbiamo camminato carponi scendendo in cuniculi da cui astento passavamo, il tutto con la temperatura che aumentava e l'ossigeno che diminuiva. Alcuni di noi sono dovuti tornare indietro e chi e' rimasto ha fatto su di se un lavoro psicologico non da poco... eppure gli eroi sono loro che lo vivono tutti i giorni.
La miniera e' un luogo sacro, il minatore venera 2 divinita': la Pachamama (madre terra) e El Tio (il signore del sottosuolo, compagno della Pachamama).
Entrambe le divinita' vanno onorate. Poiche' la miniera e' un luogo privo di ogni forma di vita, la Pachamama viene festeggiata una volta all'anno con una vera festa che si svolge sotto terra. In quest'occasione la miniera viene abbellita con petali di fiori, fiori e festoni colorati con il solo obiettivo di renderla bella, viva e fertile in modo che possa restituire dei doni.
El Tio (di cui vedete una foto), costruito dai minatori dove sono stati rinvenuti grosse quantita' di minerali, viene onorato tutti i giorni con doni (foglie di coca, sigarette e alchool).

E' rassicurante vedere come al mondo ci siamo delle persone che nonostante facciano un lavoro pericoloso e umile riescano a mantenere una relazione con il pianeta terra capace di alimentare un circolo virtuoso di energia positiva (scambiano amore, devozione e doni in cambio della propria vita e dei minerali che troveranno). Loro sanno che il pianeta terra e' vivo, ha amore ed energia in equilibrio con gli esseri viventi e per questo cercano di non incrinarne i meccanismi.
E' sconcertante invece vedere come noi occidentali, pur facendo i nostri lavori su sedie di pelle in stanze pulite e comfortevoli continuiamo ad avvelenare il pianeta con le nostre energie negative trattiamo il mondo come una natura morta. 

venerdì 15 ottobre 2010

Salto Angel - Canaima National Park - VENEZUELA (luglio 2010)

Il Salto Angel è la cascata più alta del mondo (979 metri), si trova nel cuore della foresta amazzonica dello stato di Bolivar, nel sud del Venezuela.
La vera avventura e' raggiungerla. Da Ciudad Bolivar bisogna prendere un volo di 1h per Canaima (nel mezzo della selva), da qui 5 ore di lancia risalendo il Rio Carrao attraversando paesaggi "preistorici" per arrivare al campo base, situato sulle sponde del fiume di fronte al Salto Angel. Dopo un trekking di 1 ora circa salendo 400mt attraverso la selva, si arriva al punto di osservazione del Salto Angel.
Eccolo, in tutta la sua immensita', la cascata piu' alta al mondo che scende dal tepui Auyan (2340mt). E pensare che l'acqua della cascata non e' alimentata da nessun fiume ma solo dalla pioggia e dall'umidita' che si accumula sulla sommita' del Tepui. Il paesaggio e' preistorico, non a caso Arthur Conan Doyle e' qui che ha trovato ispirazione per il suo libro "Il mondo perduto", ed e' qui che hanno girato Jurassic Park. 
Per chi si stesse chiedendo cosa sono i Tepui; si tratta di immensi altopiani (table top mountaine) la cui superficie, nel caso dell'Auyan Tepui ("Montagna del Diavolo" nella lingua degli indios Pemon) e' di 700kmq (c'e' spazio per far accumulare un bel po' di acqua piovana specie durante la stagione delle pioggie).
Selvaggio, sconfinato, libero, incontaminato, primordiale, puro, originale, sono parole che danno una vaga idea del posto.
Qui conosciamo Norioshi, un giapponese di 50 anni partito con la nostra stessa spedizione. Ci racconta che sta realizzando il sogno della sua vita, quello che aveva sin da bambino; alle scuole elementari aveva visto in un libro una foto del Salto Angel e a partire da quel momento aveva deciso che un giorno sarebbe andato a vederlo.

giovedì 14 ottobre 2010

IL MONDO TRA LE DITA


Ciao a tutti, siamo Melissa e Pierluigi e stiamo facendo il giro del mondo in 365 giorni.
Lo scorso 8 luglio siamo saliti sul primo aereo con destinazione Caracas da dove ha preso vita il nostro itinerario.
Durante questi primi 3 mesi abbiamo viaggiato attraverso Venezuela, Brasile, Paraguay, Argentina e Cile. Siamo passati dalle foreste tropicali del Venezuela, che hanno ispirato "Il Mondo Perduto" di Doyle, alla foresta amazzonica brasiliana, polmone verde del pianeta che lotta quotidianamente contro la deforestazione "LEGALE" e non; dai forti contrasti di una Rio de Janeiro, le cui Favelas si affacciano sull'elegante spiaggia di Ipanema, all'attuale arretratezza economica e sociale di un Paraguay schiacciato dai giganti del Sud America in via di sviluppo. E ancora, abbiamo percorso la cordillera della Ande da quando emerge dall'incrocio degli oceani in Ushuaia a quando si eleva sopra i 6.900 mt dell'Acongaua. Abbiamo assaporato l'ospitalita' di un'Argentina nelle cui vene scorre anche sangue italiano e che con le sue bellezze rende difficile proseguire il viaggio. Abbiamo scoperto le immense ed incontaminate distese della steppa patagonica dove la vita ferve ad ogni angolo: i condor delle ande che sorvolano le valli di basalto della Ruta 40, la balena Franca che sceglie le coste di Puerto Madryn per insegnare ai piccoli a nuotare, gli elefanti marini che dopo 9 mesi di viaggio in alto mare approdano stremati per riposarsi e partorire, le orche che arrivano alla Penisola Valdez proprio quando sono nati i piccoli di leoni ed elefanti marini per nutrirsi, i ghiacciai perenni del Perito Moreno che a differenza di quanto si pensi sono piu' vivi che mai e sfidando il surriscaldamento globale avanzano di anno in anno.
Adesso siamo a Lujan de Cuyo (20km da Mendoza, Argentina) e da 10 giorni stiamo lavorando in una fattoria sperimentando la cosiddetta "vita campesina": raccolta di verdure, irrigazione dei campi, preparazione della terra per la nuova semina e tanto, tanto buon vino Malbec.
I prossimi mesi ci vedranno proseguire nel sud america, far visita alla repubblica di Castro, per poi volare verso un mondo completamente diverso: il sud-est asiatico.

Che ve ne pare? Sicuramente alcuni si staranno chiedendo se abbiamo vinto la lotteria, abbiamo qualche tipo di rendita fissa o se attingiamo dai contributi di mamma e papa'; nulla di tutto questo!
Viaggiare come viaggiamo noi e' facile e poco costoso. Quando abbiamo raccontato il nostro progetto ad amici e colleghi, il commento piu' ricorrente e’ stato: "ma chissa' quanti soldi ci vorranno per farlo" e "chissa' quali difficolta' dovrete affrontare".
Personalmente pensiamo che tali interrogativi siano frutto di uno schema mentale che ci siamo autoimposti: se siete disposti a fare a meno di un hotel 4 stelle ma vi accontentate di un ostello (peraltro pieno di viaggiatori con cui condividere itinerari e racconti di vita), se siete disposti a fare a meno di costosi ristoranti ma vi accontentate di cucinarvi un piatto caldo, se siete disposti a fare a meno di aerei di linea per i vostri spostamenti interni ma vi puo' andare bene trascorrere la notte su un bus, allora siete pronti per partire.
Naturalmente quello che cambia sono le priorita’: trovare un posto in cui dormire, raggiungerlo, procurarsi del cibo e... immergersi nelle meraviglie del mondo che ci circonda. E’ cosi’che con 30/40$ al giorno viaggiamo per il mondo.

Diceva Schopenhauer che “l'uomo e' libero di fare cio' che vuole ma non puo fare piu’di cio’ che vuole” ovvero, noi stessi siamo il nostro unico limite.

Cosa facevamo prima di iniziare il viaggio?
Avevamo un buon lavoro in una grande azienda, ricco di certezze e di approvazioni esterne; purtroppo pero’ il treno su cui viaggiavamo aveva tutte le fermate future scandide e si trattava di fermate che, simili a quelle di tanti altri, non ci avrebbero avvicinato in alcun modo a quanto stavamo cercando, ovvero comprendere come poter contribuire concretamente a migliorare il benessere del mondo e aiutarlo a sopravvivere all’azione dell’uomo. Lavorare in azienda significa invece partecipare alla missione di qualcun altro, spendere la propria vita, le proprie energie per realizzare i sogni e gli interessi di qualcun altro, finendo per mettere da parte i propri (e’ anche vero che difficilmente le persone si ricordano di avere dei propri sogni da raggiungere quando lavorano 12h al giorno o piu’, senza badare a feste o week end in cambio di un buon soldo). Per questo abbiamo deciso di scendere da quel treno e iniziare a camminare con le nostre gambe, intraprendendo un viaggio di vita che non ha fermate certe ma che e’ quello di cui un ricercatore ha piu’ bisogno.
Il "viaggio" e' uno strumento, e’ quanto di piu' fertile abbiamo trovato per intraprendere una ricerca stimolante: conoscere persone (di oggi e di ieri), storie di vita di gente lontanissima, posti incredibili che i nostri occhi di solito guardano ma non vedono, animali e piante di cui abbiamo letto solo sui libri di scuola.

Diceva Baudelaire che “le meraviglie del mondo ci abbracciano e ci circondano ma noi non le vediamo”.

...e il futuro? Impariamo a vivere il presente, il famoso “qui e ora” che i ritmi della vita precedente non ci hanno mai permesso di sperimentare.
Nel presente: siamo in ascolto.