Alba sull'Atlantico (Puerto Madryn, Argentina)

domenica 26 giugno 2011

IL TIBET NON E’ PIU IL TIBET: come il governo Cinese riesce ad annientare l’identita’ del popolo Tibetano

C’era una volta il Tibet, un regno autonomo e indipendente, per secoli guidato dalla dinastia spirituale del Dalai Lama. Paese forte di una identita’ culturale e spirituale unica, patria del buddismo per eccellenza, immerso tra i monti himalayani e laghi sacri: il tetto del mondo.
Invasione Cinese: nel 1949, il governo cinese guidato da Mao invade il Tibet dichiarando di volersi impossessare del paese in modo pacifico. Il ’59 il Tibet diventa della Cina. Dagli anni ’50 ad oggi vengono sterminati 1,2 milioni di tibetani e distrutto il 95% dell’eredita’ cilturale tibetana. Milioni di Tibetani sono stati e sono oggi torturati, massacrati e defraudati della propria identita’, usi e costumi. La Cina attua da manuale la piu feroce strategia del terrore. Due domande:
 1) Perche’ la Cina invade il Tibet?: perche’ il Tibet e’ ricco di risorse minerali “rare” e necessarie allo sviluppo internazionale della Cina; perche’ la Cina aveva bisogno di grandi spazi in cui fare test nucleari e scaricare rifiuti tossici suoi e di altri paesi.
2) Perche’ invadere in quel modo?: l’obiettivo cinese e’ cancellare ogni traccia dell’etnia Tibetana, cancellare ogni traccia della sua millenaria cultura. Far diventare i Tibetani una minoranza etnica nel loro stesso paese. Impossessarsi di un paese e sostituire il popolo tibetano con quello cinese.
Post invasione: dopo il ’59, con l’occupazione cinese del tibet e l’enorme genocidio del popolo Tibetano (1,2 milioni di morti), circa 100mila rifugiati seguirono il Dalai Lama in esilio. Tra questi c’erano migliaia di bambini bisognosi e orfani, vittime della guerra, dell’odio e della devastazione psicologica derivante dalla perdita delle loro famiglie, della loro terra, del loro paese. Il Dalai Lama, la comunita’ tibetana di rifugiati e il parlamento tibetano vengono in esilio a Dharmsala, Himachal Pradesh, India, proprio dove siamo noi in questi giorni.
Fuga dalla madre Terra: che vuol dire per voi la parola “RIFUGIATO”? per me, prima di ascoltare questa storia era una parola come tante. Oggi vuol dire migliaia di persone che scappano dal Tibet provando ad eludere i controlli dell’esercito Cinese.Intraprendere una camminata di circa 2 mesi che da Lhasa, attraversando il Nangpa-La (un passo a quasi 6000mt di altitudine), li porta ad arrivare ai confini Nepalesi. Nascondersi di giorno e camminare di notte per non essere visti. Morire durante il percorso per il freddo o arrivare a destinazione vivi ma perdere gli arti causa congelamento. Morire durante il percorso sparati come cani perche’ scoperti dai cinesi. Rifugiato vuol dire riuscire ad arrivare al confine nepalese ed essere imprigionato o rispedito in Tibet se non hai 2000$ per comprarti l’ingresso. Rifugiato e’ una bambina che si separa dalla propria famiglia e attraversa il “passo della morte” da sola con i pochi risparmi di una vita perche almeno lei possa avere un futuro migliore, un’educazione tibetana e non cinese, possa vivere liberamente la sua identita’ Tibetana. Rifugiato e’ una parola attuale, mentre scrivo dei tibetani stanno sfidando il gelo e i mitra dell’esercito cinese tra le montagne dell’himalaya per provare a vivere di nuovo come Tibetani.
Oggi il Tibet non e’ piu’ il Tibet: l’eredita’, l’identita’e il patrimonio culturale/spirituale del Tibet non si trovano piu’ in Tibet. Cio’ che resta e’ qui a Dharmsala (residenza temporanea del Dalai Lama) e nei piccoli villaggi del nord-est Nepalese (Kumbu Valley), del nord-ovest Nepalese (Mustang e Dolpa) e nel nord dell’India (Spity Valley, Himachal Pradesh e Ladak). Lhasa ormai e’ una piccola Pechino. L’obiettivo e’ stato raggiunto. In Tibet vivono piu’ Cinesi che Tibetani e i pochi Tibetani residenti sono ormai una minoranza etnica nel loro stesso paese. Inoltre sono obbligati a vivere come cinesi, non possono piu svolgere riti e cerimonie millenari tantomeno dare un educazione Tibetana ai propri figli. La cina sta sterminando un etnia violando la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Rende impossibile ai Tibetani la vita in Tibet ostacolandoli nell’ottenimento di un lavoro, penalizzandoli nei salari (un cinese in Tibet guadagna 14 volte in piu di un Tibetano residente in Tibet), limitandoli nell’esercizio di pratiche religiose, riti e cerimonie.  Il Governo cinese elimina la possibilita’ che in futuro esista ancora un’identita’ Tibetana obbligando i bambini del Tibet a ricevere solo un educazione cinese. Nelle scuole del Tibet sono bandite lingua e cultura Tibetana.
La violazione dei diritti umani: il governo cinese viola da piu di 50 anni la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Perche’ nessuno dice niente? Perche’ invece ci si muove in cosi tanti per aiutare i ribelli libici torturati da Gheddafi? La ragione e’ sempre la stessa: le azioni dell’uomo moderno sono guidate solo dall’interesse economico. Forse non sapete che la Cina dispone dei piu’ grandi giacimenti di risorse “rare” del pianeta e che per coincidenza Stati Uniti ed Europa hanno bisogno di quelle risorse come ossigeno per mandare avanti le loro gia’ precarie economie.
Quindi, oggi siamo gli unici a poter fare qualcosa, paradossale no? Siamo proprio noi, ciascuno di noi, che nel nostro piccolo puo’ fare la differenza! Come?
1)      Non viaggiate piu’ in Tibet. Innanzi tutto perche’ il vero Tibet non e’ piu’ li. Troverete solo una piccola Pechino in fase di sviluppo e dei poveri tibetani sfruttati a cui e’ stato proibito di vivere secondo la loro identita’. Inoltre non avrete libera mobilita’ sul territorio: non vedrete altro che Lhasa ( ovvero la piccola chinatown) e sempre scortati da una guida. I meravigliosi paesaggi tibetani li apprezzerete dal finestrino di una jeep; il governo cinese non vuole turisti ficcanaso. Ovviamente l’agenzia turistica in loco con cui prenoterete questo costoso tour (non piu di 6 giorni a 1000$ circa) sara’ cinese, quindi, per favore, non dategli i vostri soldi, non appoggiate queste barbarie, il genocidio di piu di 1 milioni di tibetani e la distruzione di un’identita’ unica. Siamo noi a poter fare la differenza. Detto cio’, dove troverete il vero Tibet oggi? a) In Nepal: se cercate i paesaggi innevati del Tibet e volete immergervi in monasteri e cerimonie tibetane millenarie andate nella Kumbu valley. Ci sono trekking che vanno da 3 a quanti giorni volete (io ci sono stato per 20 giorni) tra villaggi e Gompa tibetani (monasteri) a piu di 4000metri, cerimonie antiche e i monti piu alti del pianeta (Everest). Se cercate i paesaggi desertici del plateau tibetano, visitate le regioni del Mustang e del Dolpa (una volta del Tibet), oggi un regno proibito da poco aperto al turismo. B) in india:da luglio a Settembre, quando le nevi degli alti passi si sciolgono, avrete accesso al “piccolo Tibet”. Le regioni del Ladak e dell’Himachal Pradesh con la meravigliosa Spiti Valley proprio al confine con il Tibet.
2)      Fare Passaparola: visto che il governo cinese fa di tutto per oscurare questa situazione, noi possiamo fare di tutto per renderla nota. Potreste iniziare ad inviare questa storia ad amici e conoscenti, no?
3)      Aiutando la comunita’ di rifugiati Tibetani:  il governo cinese proibisce ai bambini tibetani residenti in Tibet un educazione tibetana. Questo vuol dire convertire le future generazioni di tibetani in cinesi, bye bye Tibet. Dopo la fuga, la prima cosa che fece il Dalai Lama per assicurare un futuro al Tibet fu assicurarsi che tutti i bambini tibetani in esilio avessero un educazione tibetana. Nascono i “villaggi dei bambini tibetani” il cui scopo e’ la cura ed educazione dei bambini tibetani in esilio. Oggi ho visitato il centro di Mcleod Ganj, vicino Dharmsala. Si tratta di un vero e proprio campus in cui i bimbi imparano la cultura tibetana: la lingua, la musica, l’arte, la danza, la religione, gli usi e costumi, affinche’ l’identita’ di un popolo non scompaia. Molti dei bimbi del campus sono soli, le famiglie continuano a vivere in Tibet. Non avendo denaro sufficiente per partire tutti, spediscono qui il loro figlio perche’ almeno lui possa avere un futuro migliore, un’educazione tibetana, una vita libera. Questi campus sono istutuzioni no profit e vivono quindi di donazioni. Come aiutare i campus: a) diventare sposor di un bambino assicurandogli istruzione, vitto e alloggio per 20/30euro mese; b) inviando medicine o donazioni una tantum; c) parlando ad un amico del villaggio dei bimbi tibetani. Ecco il contatto: Tibetan Children's Village Dharamsala Cantt. 176 216. India Tel: 91-1892-21348/ 21354 tcv@del6.vsnl.net.in
Ciascuno di noi dovrebbe proteggere la propria identita’ e rispettare quella degli altri. Dalla diversita’ nasce l’evoluzione, se diventiamo tutti uguali la specie si appiattisce e muore. Ma sembra che Darwin non ci abbia insegnato niente. Le societa’, le istituzioni, le religioni e le multinazionali ci vogliono tutti uguali “omologati”, globalizzati, cosi’ siamo piu’ facili da soddisfare e da controllare. Temono il diverso, il nuovo, perche’ potrebbe mettere in discussione il loro stato di potere. Diamo voce alla nostra identita’, non perdiamo l’unica fonte della nostra unicita’, non vorrete mica essere delle persone comuni? La diversita’, le unicita’, le identita’, sono patrimonio dell’umanita’. Combattiamo e denunciamo chi vuole soffocare l’identita’ di una persona, di un popolo.

giovedì 23 giugno 2011

Dal Mondo e nel Mondo ho imparato che ...


Il tramonto piu’ bello e piu’ romantico di un anno trascorso in giro per il mondo, può essere visto proprio in una delle città piu’ pericolose della terra. - Venezuela -

Le foreste tropicali stanno davvero morendo. Muoiono contese tra multinazionali (sempre loro!) che sfruttano le risorse di suolo e sotto-suolo, aziende produttrici di mobili, narco-trafficanti alla ricerca di nuovi spazi da coltivare, latifondisti/capitalisti britannici e statunitensi che mantengono alto, proibitivo, il prezzo della terra, allevatori di mandrie produttrici di co2. E noi? noi giochiamo ancora a darci la colpa l’un con l’altro. E le foreste tropicali continuano a morire. - Brasile -

Era il paese piu’ grande, ricco e all’avanguardia del Sud America. Era basato su un’economia interna forte e auto sufficiente. Poi, un giorno, Argentina Brasile e Uruguay, spalleggiati come sempre, da 500 anni a questa parte ormai, dai presunti “amici” Gran Bretagna e Stati Uniti (chissà com’è che, quando c’è da arraffare a spese altrui, ci son sempre questi due tra i piedi) hanno deciso di attaccarlo e defraudarlo di ogni sua risorsa. Prosciugandolo, rendendolo uno dei paesi piu’ piccoli e piu’ poveri del mondo. Così, quelli che erano i migliori studenti e ricercatori di ieri (da non credere vero?), sono i ragazzi piu’ poveri e con minori speranze di oggi. Ma non hanno perso il proprio orgoglio. “Quizas, hay que empezar de zero para tocar el cielo”. - Paraguay -

L’energia confluisce nel posto per me piu’ bello della terra. Scorre nelle vene della gente (non a caso di discendenza italiana) e si manifesta nella potenza della natura: prende vita attraverso animali, piante, cielo, montagne, sole, cibo, vino e gente ancora gente. Tornerò, per  goderne e alimentarla a mia volta, affinchè tutto sia in equilibrio.  - Argentina -

La natura è potente, è viva. Vive ogni giorno come noi uomini, ma vive su un asse temporale diverso, molto piu’ lento. Ma non significa che non sia viva. Respira, si sveglia e si addormenta. E’ in costante equilibrio. Nulla è lasciato al caso. In tutta la sua magnificenza, ti fa sentire un puntino microscopico. Ma pur sempre un puntino parte dell’universo. - Patagonia Argentina e Cilena -

Per vedere un ghiacciaio, non serve salire a 9.000 metri. Basta andare al mare. - Terra del Fuoco -

La vergognosa ricchezza su cui si erge il poderoso “sistema” Chiesa Cattolica, si fonda sui polmoni bucati di milioni di minatori boliviani morti a non piu’ di 35 anni di età e dei loro figli, avviati verso il medesimo destino, senza alcun’altra alternativa. La Chiesa Cattolica, esattamente come le multinazionali moderne, ha sostenuto gli stati piu’ potenti del XV secolo (non a caso Inghilterra, Olanda e a seguire Stati uniti) benedicendo la distruzione e il genocidio di tutte le popolazioni Sud Americane E non solo; non dimentichiamo infatti che, i morti causati dalla Chiesa Cattolica durante le crociate (16 milioni), sono piu’ numerosi di quelli provocati da Hitler con l’Olocausto (6 milioni) e non dimentichiamo nemmeno che le donne uccise perche’ accusate di stregoneria, durante i bui anni del medio evo, ammontano ad un altro milioncino. La Chiesa Cattolica, quella che noi fessi italiani ospitiamo nel ricchissimo stato del Vaticano, muovendosi nell’ombra ha contribuito alla concallezione del patrimonio culturale di interi continenti e poi, innocente come l’agnello pasquale, si è presentata alla loro porta dicendo “sono qui per aiutarvi, la carità è la strada verso Dio”. Ma di quale Dio parli?! Il tuo Dio, ammette davverlo tutto questo? - Bolivia -

Non esiste un Dio che ha creato la terra, l’uomo, la donna, gli animali, gli oceani, le montagne. Esiste una forza sovrannaturale, una potente energia che ha dato origine al tutto. Questa energia è insita nella natura, nell’universo: Cielo, Sole, Luna, Stelle, Montagne, Ghiacciai, Alberi, Terra, Oceani. Sono loro a rappresentare la vera religione. L’uomo moderno si è allontanato dalla vera religione, ha smesso di venerarla e mantenerla in equilibrio. Ha sostituito l’energia con la moneta, intraprendendo così la strada verso la “miseria”. Tornare alla natura per essere in equilibrio con le sue forze, per essere dalla sua parte. Rispettarla perchè a lei dobbiamo la nostra nascita, vita e sopravvivenza. Non è un caso che popoli grandiosi come Incas e Maya, lo sapessero. E non è un caso che, siamo stati proprio noi, uomini moderni, a sterminarli, sostituendolo la loro religione alla nostra fatta di economia mass market a basso costo. E allora, guardiamoci attorno, per capire bene dove siamo finiti e dove stiamo andando. - Peru’ -

Ogni angolo del mondo merita di essere visto. Non è un caso che Darwin si sia fermato qui per un lungo periodo. - Ecuador -

Trascorrere Natale e Capo d’Anno ai Caraibi, seppur mangiando un’insalata e brindando con un pessimo vino, non ha prezzo. - Colombia -

La magia, per fortuna esiste. L’isola che non c’è. - Isola di Pasqua -

Ho trascorso un terzo della mia vita di adulto a fare un lavoro inutile. Inutile per me come persona, per il mio sviluppo e inutile per la società e il pianeta in cui vivo, di cui sono ospite. Ma non è stato tempo spercato. Tutto è accaduto e si è susseguito affinchè io prendessi coscenza di me nel mondo. Avevo scordato i miei sogni, i miei desideri, le mie passioni. Le avevo scordate per sostituirle con palleativi status riconosciuti dal mio mondo, il mondo dell’uomo moderno, così lo chiamiamo. Non tornerlò sui miei passi. E ringrazio il mio karma per avermi permesso di svegliarmi e intraprendere questa nuova vita. - Messico -

Voglio cogliere ogni istante della vita che mi circonda, per questo mi sono comprata una Reflex. La bellezza mozza fiato della terra e il sorriso delle genti che la abitano. Per ricordare sempre a me stessa, e a chi ha voglia di starmi a sentire, da quale meraviglioso posto vengo e soprattuto quale spazzatura sto lasciando in eredità ai miei posteri. - Hong Kong -

I fried noodles sono eccezionali ma, dopo un pò di tempo, un carnivoro come me, sogna la mucca sacra indiana alla brace. - Singapore e Malesia -

L’uomo è un parassita. Concepisce la terra come la sua discarica personale. Non la rispetta, non la nutre e per questo viene duramente punito da fenomeni atmosferici sempre piu’ distruttivi. Non merita di vivere su questa terra. Dove c’è uomo c’è sporcizia, fogna, merda, distruzione e malvagità. Aspettando il 21 dicembre 2012. - Thailandia -

Essere sostenuti da una nazione ricca e influente come la Francia, fa comodo all’economia di un paese, ma lo fa balzare dalla miseria all’ossessione per l’ostentazione di uno status, dimenticando la soddisfazione di bisogni basici come nutrizione e igiene. - Laos -

La povertà è un concetto relativo: ci sono poveri che scelgono di girare nudi e di nutrirsi di insetti, ma di avere un cellulare ultima modo o uno scooter. Il peggior difetto dell’essere umano è la “comparazione”, il “confronto” con  gli altri esseri umani. - Cambogia -

Le persone che cercano costantemente di fottermi e per di piu’, di fottermi con il sorriso, mi stanno sul c. Anche se son cresciute a suon di bombe e mitragliatrici. - Vietnam -

La vita è una questione di karma. Niente accade per caso. Ad azioni buone corrispondono conseguenze buone e ad azioni cattive corrispondono conseguenze cattive. E’ così semplice. Tutto ciò che ho fatto nella vita e tutto ciò che ho appreso da essa, era sulla mia strada con uno scopo preciso. Non lo dimenticherò mai. “Teach this triple truth: a generous heart, kind speech and a life of service and compassion are the things which renew humanity” Buddha. - Nepal -

Per comunicare non serve conoscere le lingue del mondo ma basta un sorriso sincero e la voglia di farsi capire (Rajasthan - India). Il resto del paese mi è apparso completamente diverso. Quando l'uomo annusa l'odore del denaro, di qualunque nazione e razza sia, diventa vile, arrogante e "fottitore". 1.300.000 persone assetate di sangue. Se penso che, nelle mani di questo popolo stiamo lasciando il nostro mondo, sono felice di non essere immortale. - India -

Per motivi burocratici, non sono riuscita ad entrare in Cina/Tibet. Oggi grazie all' India, ho conosciuto da vicino la realtà del genocidio che la Cina, a partire dagli anni 50, ha messo in atto nei confronti del popolo Tibetano. Non rimane piu’ niente: un milione e duecentomila morti in 50 anni, il 95% del patrimonio etnico e culturale del popolo che ha fatto della pace, dalla compassione e dell’altruismo la sua ragione di vita, sono andati distrutti, Lhasa diventata una piccola China Town. Il motivo? Sempre lo stesso. Arricchirsi piu’ e prima degli altri. Diventare la prima potenza mondiale? Può darsi. Per questo Europa e Stati uniti, anzichè ostacolare la distruzione, firmano accordi politici e commerciali con il paese del futuro. La catena Himalayana non è vista come il paradiso sulla terra che tutti bramiamo visitare; la catena Himalayana è una preziosa fonte di risorse, di materie prime rare, è un gruviera bunker per test nucleari e per quant’altro pensabile dalla psicopatica mente umana. Boicottare la Cina. Boicottare i suoi prodotti, la sua economia, il suo turismo. Boicottarla sempre per un Tibet libero e in pace.  - Cina/Tibet -

I veri regimi militari, basati su controllo e terrore, si nascondono dietro politica, multinazionali, media e religione. E i veri prigionieri, i veri poveri del mondo, siamo noi. Solo noi. - Occidente ricco e industrializzato -

Melissa

venerdì 10 giugno 2011

HIMALAYA – Nepal - Everest base camp & Gokyo Valley Trekking (13-29 Maggio 2011)

Essere parte del creato, essere la creazione stessa. Respirare nel vento il profumo di ginepro e l’odore di nevi vicine ma che arrivano da molto lontano. Meravigliarsi ancora dell’immensita’ di certi spazi, su cui poggiare gli occhi e mettere da parte la mente (che in realta’ vacillando si fa essa stessa da parte). Infine, unirsi con la sorgente e abbeverare l’anima di energie antiche che mi ubicano in certi posti e non in altri. Libero, tengo vivo il contatto con lo spirito maestro.
E’ stato un viaggio nel viaggio, indimenticabile. Ma d’altra parte “ogni mondo ha dentro un mondo che ha dentro un mondo...” (come dice il Jova). Immersione e liberta’ assoluta. Un uomo, il suo zaino, un bastone, in giro per le valli incantate dell’Himalaya. La senzazione di “into the wild” non e’ mai stata cosi’ forte. La liberta’ di cambiare piani un giorno per l’altro, la necessita’ di farlo in funzione del proprio stato fisico o di incontri che ti prospettano cose a cui non avevi pensato. L’ascolto dei segni.
A piu’ di 5mila mt di altitudine, circondato da Everest, Pumori e Nuptze mi chiedevo “perche’ questi posti sono cosi’ magnetici, sono cosi’ carichi di energia? La risposta che mi sono dato: “Qui sei alla sorgente, sei al termine primo, allo zero. Non c’e’ nulla di piu’ puro. Da qui sorge la vita, e infatti i ghiacciai permettono all’acqua di creare vita scendendo a valle. L’acqua e’ vita. Davanti a me si sta svolgendo la creazione. La sorgente crea in quanto matrice zero. A sua volta e’ creata  da un altra matrice zero, l’energia cosmica dell’universo. Credo sia questo a spingere tanti a scalare simili vette. Loro non lo sanno, ma inconsciamente sono attratti dalla possibilita’ di essere  per pochi istanti parte della creazione, della vita”.