Alba sull'Atlantico (Puerto Madryn, Argentina)

venerdì 10 giugno 2011

HIMALAYA – Nepal - Everest base camp & Gokyo Valley Trekking (13-29 Maggio 2011)

Essere parte del creato, essere la creazione stessa. Respirare nel vento il profumo di ginepro e l’odore di nevi vicine ma che arrivano da molto lontano. Meravigliarsi ancora dell’immensita’ di certi spazi, su cui poggiare gli occhi e mettere da parte la mente (che in realta’ vacillando si fa essa stessa da parte). Infine, unirsi con la sorgente e abbeverare l’anima di energie antiche che mi ubicano in certi posti e non in altri. Libero, tengo vivo il contatto con lo spirito maestro.
E’ stato un viaggio nel viaggio, indimenticabile. Ma d’altra parte “ogni mondo ha dentro un mondo che ha dentro un mondo...” (come dice il Jova). Immersione e liberta’ assoluta. Un uomo, il suo zaino, un bastone, in giro per le valli incantate dell’Himalaya. La senzazione di “into the wild” non e’ mai stata cosi’ forte. La liberta’ di cambiare piani un giorno per l’altro, la necessita’ di farlo in funzione del proprio stato fisico o di incontri che ti prospettano cose a cui non avevi pensato. L’ascolto dei segni.
A piu’ di 5mila mt di altitudine, circondato da Everest, Pumori e Nuptze mi chiedevo “perche’ questi posti sono cosi’ magnetici, sono cosi’ carichi di energia? La risposta che mi sono dato: “Qui sei alla sorgente, sei al termine primo, allo zero. Non c’e’ nulla di piu’ puro. Da qui sorge la vita, e infatti i ghiacciai permettono all’acqua di creare vita scendendo a valle. L’acqua e’ vita. Davanti a me si sta svolgendo la creazione. La sorgente crea in quanto matrice zero. A sua volta e’ creata  da un altra matrice zero, l’energia cosmica dell’universo. Credo sia questo a spingere tanti a scalare simili vette. Loro non lo sanno, ma inconsciamente sono attratti dalla possibilita’ di essere  per pochi istanti parte della creazione, della vita”.

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