Alba sull'Atlantico (Puerto Madryn, Argentina)

venerdì 12 novembre 2010

Ritroviamo la connessione con la Madre terra


Siamo testimoni della creazione, dell’eternita’, della vita, del segreto della creazione e del creato stesso ma noi non lo vediamo.  L’uomo e’ talmente cieco, egoista ed egoriferito che pensa di essere l’unico ad avere il privilegio di vivere, respirare, muoversi e crescere su questo pianeta. Pensa che il contesto in cui si muove (la natura, il mare, le montagne, la terra stessa) siano solo da sfondo, siano un palcoscenico piu’ o meno bello ma passivo.
Guarda il cerro Fitz Roy, le Torri del Paine, la terra com’e’ oggi, si sono formati milioni di anni fa e continuano a crescere, a cambiare; solo lo fanno in un concetto di tempo diverso dal nostro. Il Fitz Roy ha iniziato a formarsi 65 milioni di anni fa assieme alla cordillera delle ande e ha raggiunto la forma che ha oggi solo 6 milioni di anni fa, chissa’ come sara’ tra 2-3 milioni di anni. La Terra vive con grandezze temporali troppo grandi perche’ la nostra mente le possa percepire, capire.  La crescita di un essere umano si nota di anno in anno, quella della terra di milioni di anni in milioni di anni, e se pensiamo che la specie umana e’ nata solo 120-150 mila anni fa, ma che vive riunita in societa’ da soli 12mila anni, questo ci puo’ far intuire i diversi assi temporali su cui si muove la vita uomo-terra.
La natura, la terra che vediamo oggi, e’ viva, e’ energia, e’ il creato e la creazione stessa. Noi esseri umani, non siamo altro che spettatori di 1 secondo di quella vita e per questo non possiamo coglierne lo sviluppo, il divenire, l’evoluzione. Tutto cio’ che ci circonda e’ vivo, e’ energia, e noi entriamo in contatto con quei campi di energia, e’ naturale e inevitabile, e’ la vita meravigliosa che ci circonda.
L’uomo moderno ha perso la connessione con la Terra (la Pachamama), con i suoi campi di energia. Molte delle persone che conosco non fanno piu’ caso alla dimensione in cui vivono. Si circondano solo di altre persone e cose da fare in modo da non avere piu’ il tempo per pensare. Molte delle persone che conosco hanno paura di “fermarsi” perche’ la mente inizia a fare domande scomode come “perche’ nonostante abbia una vita agiata e gradevole non sono felice?” o “ perche’ sembra che cio’ che ho non mi basti mai?”... avete una vita intensa e piena ma del tutto sterile! Qual e’ il vostro progetto di vita?, la vostra missione, il senso della vostra vita lo conoscete? Se si, quello che state facendo oggi vi permette davvero di realizzare, di attuare la vostra missione?
Ci siamo circondati di tante cose sterili e inanimate, ci siamo circondati di persone che per loro natura cercano di sopraffarci rubando la nostra energia senza darci nulla in cambio. Quante volte vi e’ capitato di trovarvi a parlare con persone, amici, conoscenti e rendervi conto che non vi stanno ascoltando davvero, non vedono l’ora che voi finiate cio’ che state dicendo per poter inizare loro con un “Io, a me invece...” il loro EGO muore dalla voglia di entrare in scena e iniziare a gonfiarsi. Questa e’ la “lotta per il potere” e in questo modo ci si ruba l’energia. Dove va l’attenzione, l’energia scorre; quando qualcuno ci obbliga a concedergli la nostra attenzione, verso di lui scorre la nostra energia. Dove va l’attenzione, l’energia scorre; quando dedichiamo tutta la nostra attenzione ad un lavoro, ad uno studio, e’ verso quella direzione che scorre tutta la nostra energia, per questo una volta terminato ci sentiamo “privi di energia”, abbiamo dedicato la nostra energia consapevolmente a qualcosa. Nella lotta per il potere, l’energia ci viene rubata e la rubiamo a nostra volta spesso in modo inconsapevole. Prendiamone atto.
Quindi, ci siamo circondati di cose inutili e “ladri di energia” avendo dimenticato l’unica fonte naturale di energia, l’unico campo energetico puro e senza doppi fini con cui scambiare energia: La TERRA. Molte persone che conosco amano circondarsi di cose inutili e ladri di energia perche’ in quel contesto si sentono al sicuro, pensano che quello sia il mondo, sia vivere, ma non hanno fatto altro che adeguarsi, ritaglairsi un posto in quel circolo vizioso, in realta’ vivono in una dimensione onirica, vivono allo specchio. Hanno la pancia piena ma continuano ad essere infelici, tristi, insoddisfatti, poiche’ quel cibo non gli da nessun nutrimento.  Sono quelli che non vedono l’ora arrivi il fine settimana per dare un senso alla vita che stanno vivendo, ecco che salgono sul primo volo per Madrid, Londra etc., si dedicano a compre in costosi negozi alla moda etc. Hanno semplicemente bisogno di nuove energie, ma quello che fanno e’ “compensare”. Poiche’ tutto tende naturalmente all’equilibrio, hanno bisogno di riequilibrare i 5gg di lavori inutili che hanno fatto durante la settimana con un week-end di follie in cui spendono molti dei soldi che hanno guadagnato, hanno bisogno di “comprarsi nuova energia”.
E’ un circolo vizioso, abbiamo bisogno di spendere tutti quei soldi per comprare energia nuova, ma abbiamo bisogno di comprare energia nuova perche’ ci siamo circondati da cose inutili e ladri di energia. Abbiamo bisogno di comprare energia nuova perche’ con il lavoro che facciamo non siamo in grado di autogenerarla e non riusciamo ad autogenerarla perche’ le energie che investiamo non ci danno nessun ritorno, le investiamo in cose “sterili”! le investiamo in cose che non sono di nessuna utilita’ per l’umanita’, per la terra, per l’energia, per il risveglio.
Penso a molte delle persone che conosco, “che cosa date con il vostro lavoro all’umanita’, alla vita, alla vostra vita?” se date qualcosa di fertile riceverete qualcosa di fertile ed ecco che non avrete piu’ bisogno di tutti i soldi che guadagnate poiche’ non avrete piu’ bisogno di comprarvi l’equilibrio che avete perso.
Purtroppo molti non si accorgono di tutto questo; da un lato hanno paura di accorgersene, dall’altro la societa’ ha creato e continua a creare lavori inutili, cose inutili e ladri di energia, in modo da alimentare nel fine settimana il “mercato dell’energia”, in modo che noi possiamo spendere il nostro denaro e comprarci l’energia che abbiamo perso per riequilibrarci...iniziando cosi’ una nuova settimana e ripetendo il film all’infinito. La societa’ pero’ e’ fatta da noi uomini e donne e per fortuna molti iniziano a “svegliarsi”, io dico aprite gli occhi e riflettete su tutto questo. Iniziate a riavvicinarvi alla Terra, alla natura e ascoltate cosa ha da dirvi. Scambiate energia con con la Pachamama (la madre terra) e ritrovate la connessione per non abbandonarla piu’.

martedì 9 novembre 2010

Charlie Chaplin - Discorso finale da "Il grande dittatore"

Gracias a Teresa y Armando que han compartido con nosotros esta pelicula de Chaplin, mensaje para la humanidad.

Mi dispiace, ma io non voglio fare l'Imperatore, non è il mio mestiere. Non voglio governare, né conquistare nessuno. Vorrei aiutare tutti se possibile: ebrei, ariani, neri o bianchi.

Noi tutti vogliamo aiutarci vicendevolmente. Gli esseri umani sono fatti così. Vogliamo vivere della reciproca felicità, ma non della reciproca infelicità. Non vogliamo odiarci e disprezzarci l'un l'altro. In questo mondo c'è posto per tutti, la natura è ricca ed è sufficiente per tutti noi. La vita può essere felice e magnifica, ma noi l'abbiamo dimenticato. L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha chiuso il mondo dietro una barricata di odio, ci ha fatto marciare, col passo dell'oca, verso l'infelicità e lo spargimento di sangue.
Abbiamo aumentato la velocità, ma ci siamo chiusi in noi stessi. Le macchine che danno l'abbondanza ci hanno dato povertà, la scienza ci ha trasformato in cinici, l'abilità ci ha resi duri e spietati. Pensiamo troppo e sentiamo troppo poco. Più che di macchine abbiamo bisogno di umanità. Più che d'intelligenza abbiamo bisogno di dolcezza e di bontà. Senza queste doti la vita sarà violenta e tutto andrà perduto.

L'aviazione e la radio hanno ravvicinato le genti: la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà dell'uomo, reclama la fratellanza universale, l'unione dell'umanità. La mia voce raggiunge milioni di persone in ogni parte del mondo, milioni di uomini, donne e bambini disperati, vittime di un sistema che costringe l'uomo a torturare e imprigionare gente innocente.

A quanti possono udirmi io dico: non disperate. L'infelicità che ci ha colpito non è che un effetto dell'ingordigia umana: l'amarezza di coloro che temono le vie del progresso umano. L'odio degli uomini passerà, i dittatori moriranno e il potere che hanno strappato al mondo ritornerà al popolo. Qualunque mezzo usino, la libertà non può essere soppressa.
Soldati! Non consegnatevi a questi bruti che vi disprezzano, che vi riducono in schiavitù, che irreggimentano la vostra vita, vi dicono quello che dovete fare, quello che dovete pensare e sentire! Non vi consegnate a questa gente senz'anima, uomini-macchina, con una macchina al posto del cervello e una macchina al posto del cuore!

Voi non siete delle macchine! Siete degli uomini! Con in cuore l'amore per l'umanità! Non odiate! Sono quelli che non hanno l'amore per gli altri che lo fanno.
Soldati! Non combattete per la schiavitù! Battetevi per la libertà! Nel diciassettesimo capitolo di san Luca sta scritto che il regno di Dio è nel cuore degli uomini.
Non di un solo uomo, non di un gruppo di uomini, ma di tutti voi. Voi, il popolo, avete il potere di creare le macchine, di creare la felicità, voi avete la forza di fare che la vita sia una splendida avventura. Quindi in nome della democrazia, usiamo questa forza, uniamoci tutti e combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore, che dia agli uomini la possibilità di lavorare, ai giovani un futuro, ai vecchi la sicurezza.

Promettendo queste cose i bruti sono saliti al potere. Mentivano: non hanno mantenuto quella promessa e mai lo faranno. I dittatori forse sono liberi perché rendono schiavo il popolo, allora combattiamo per quelle promesse, combattiamo per liberare il mondo eliminando confini e barriere, l'avidità, l'odio e l'intolleranza, combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere.
Soldati uniamoci in nome della democrazia!

Hannah, puoi sentirmi? Dovunque tu sia abbi fiducia, guarda il cielo.

Hannah! le nuvole si disperdono, comincia a splendere il sole. Poi usciremo dall'oscurità verso la luce, vivremo in un mondo nuovo, in cui gli uomini si solleveranno al di sopra della loro avidità, del loro odio e della loro brutalità..
Guarda il cielo, Hannah! L'animo umano troverà le sue ali e finalmente comincerà a volare sull'arcobaleno.
Guarda il cielo, Hannah! Guarda il cielo!

UNA VITA SOTTO TERRA - Cerro Rico, Potosi, Bolivia (novembre 2010)


Immaginereste mai di poter vivere intere giornate senza vedere la luce del sole, respirando polveri tossiche, facendo un solo pasto al giorno, passando da 40gradi a zero in pochi minuti e infilandovi in cunicoli strettisimi a centinaia di metri sotto terra con un intera montagna bucata come un groviera sulla testa?
A Potosi, da generazioni, il lavoro del minatore e' il principale impiego e viene tramandato da padre in figlio come fosse un'arte.
Un minatore e' un vero imprenditore di se stesso, paga una concessione annuale ad una cooperativa per l'utilizzo della miniera e tutto cio' che trova e' suo ad eccezione di un altro 15% che lascia ogni mese a quest'ultima.
I minatori si dividono in 2 categorie: chi trova la vena di minerali, fa fortuna e di conseguenza oltre a comprarsi casa e macchina riesce a migliorare i propri standard lavorativi (banalmente riesce a far arrivare dei tubi di ossigeno nella zona del suo scavo o utilizza strumenti moderni per l'estrazione del minerale) e chi invece non fa fortuna e continua a vivere di stenti e a lavorare con metodi che risalgono al 1600. Le 2 categorie hanno in comune il medesimo destino: vivere non oltre i 50\55 anni.
Siamo scesi nella miniera attiva del Cerro Rico accompagnati da ex minatori (ex solo perche' colpiti da incidenti gravi che sebbene gli abbiano risparmiato la vita, non gli permettono piu' di continuare il proprio lavoro) per toccare con mano l'arte, le difficolta' e la devozione di chi scende a lavorare sotto terra.
Proprio come fa un minatore ogni mattina, ci siamo fermati a comprare un candelotto di dinamite per 20bolivianos (circa 3$) e fatto scorta di foglie di coca (i minatori ne masticano fino a 300 al giorno, circa 25 volte in piu' di quanto siano soliti fare i Boliviani, per non sentire fame, sete, sonno, fatica).
Abbiamo assistito alla loro preparazione: prima di scendere sotto terra trascorrono alcune decine di minuti in totale silenzio pensando solo a cio' che dovranno fare una volta nella minera, una sorta di ritiro mentale e spirituale.
Gia' a pochi metri dall'entrata siamo stati assaliti da polveri che rendevano quasi impossibile la respirazione, abbiamo camminato carponi scendendo in cuniculi da cui astento passavamo, il tutto con la temperatura che aumentava e l'ossigeno che diminuiva. Alcuni di noi sono dovuti tornare indietro e chi e' rimasto ha fatto su di se un lavoro psicologico non da poco... eppure gli eroi sono loro che lo vivono tutti i giorni.
La miniera e' un luogo sacro, il minatore venera 2 divinita': la Pachamama (madre terra) e El Tio (il signore del sottosuolo, compagno della Pachamama).
Entrambe le divinita' vanno onorate. Poiche' la miniera e' un luogo privo di ogni forma di vita, la Pachamama viene festeggiata una volta all'anno con una vera festa che si svolge sotto terra. In quest'occasione la miniera viene abbellita con petali di fiori, fiori e festoni colorati con il solo obiettivo di renderla bella, viva e fertile in modo che possa restituire dei doni.
El Tio (di cui vedete una foto), costruito dai minatori dove sono stati rinvenuti grosse quantita' di minerali, viene onorato tutti i giorni con doni (foglie di coca, sigarette e alchool).

E' rassicurante vedere come al mondo ci siamo delle persone che nonostante facciano un lavoro pericoloso e umile riescano a mantenere una relazione con il pianeta terra capace di alimentare un circolo virtuoso di energia positiva (scambiano amore, devozione e doni in cambio della propria vita e dei minerali che troveranno). Loro sanno che il pianeta terra e' vivo, ha amore ed energia in equilibrio con gli esseri viventi e per questo cercano di non incrinarne i meccanismi.
E' sconcertante invece vedere come noi occidentali, pur facendo i nostri lavori su sedie di pelle in stanze pulite e comfortevoli continuiamo ad avvelenare il pianeta con le nostre energie negative trattiamo il mondo come una natura morta.